Verso la laguna di Grado ed oltre

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Isola della Cona. Riserva naturale della foce dell’Isonzo

La Riserva del delta dell’Isonzo, con la sua area che si sviluppa su circa 2400 ettari, è un territorio protetto dalle bonifiche e lasciato alla sua naturale conformazione, nell’incertezza tra la terra e il mare. Qui dimorano, nidificano oppure soltanto sostano, un gran numero di specie di uccelli che trovano l’ambiente favorevole. Attraverso percorsi segnati si possono fare piacevoli passeggiate e negli osservatori si può praticare il birdwatching. Nel Centro visite si trova il Museo con la riproposizione didattica degli ambienti e della fauna autoctoni.
Info: www.isoladellacona.it

Grado

Grado, l’isola d’oro dalle fattezze veneziane, è impreziosita da un dedalo di isolotti che formano la sua suggestiva laguna e da paradisi naturali tutelati da due riserve naturali.
Poco più a nord, c’è Aquileia, la “seconda Roma” di cui Grado era porto e scalo.
Unita alla terraferma da una sottile striscia di terra, Grado custodisce un centro storico dall’impronta veneziana, dove sarà bello perdersi tra campielli e vicoli, sorvegliati dalle pittoresche case dei pescatori, strette una all’altra. Per trovare poi autentici gioielli, come il duomo paleocristiano e l’antichissimo battistero ad architettura ottagonale. La gente di Grado si è sempre sostentata con la pesca, usava come rifugio i tipici casoni di canne che popolano ancora la laguna. La cucina di mare, perciò, elabora tradizioni antichissime ed è rappresentata dal piatto tipico più famoso: il boreto a la graisàna.
A Grado trascorrerete momenti di relax totale in una spiaggia dalla sabbia finissima, contraddistinta da molti anni dalla Bandiera Blu per la tutela dell’ambiente.

Aquileia

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Aquileia oggi è una piccola cittadina che conserva i resti del suo importante passato. Essa fu infatti la capitale romana della X Regio Venetia et Histria. Una città preziosa per la sua posizione strategica, un importante collegamento tra le regioni del Mediterraneo e il nord-est Europa. Essa fu distrutta dagli Unni, occupata dagli Ostrogoti e poi dai Longobardi. Agli inizi del VII sec. d.C. divenne sede del Patriarcato fino alla definitiva annessione dei suoi territori alla Repubblica di Venezia nella prima metà del XV. Del periodo romano oggi possiamo ancora vedere i resti del porto fluviale, il foro, il mausoleo, il sepolcreto e altri interessanti frammenti di quella che fu la città originaria.
Altri interessanti reperti del periodo sono esposti al Museo Archeologico Nazionale che risulta essere uno dei più importanti dell’Italia settentrionale per la ricchezza e la varietà dei documenti di età romana.
La basilica di Aquileia, ancora oggi un importante centro di culto, è un monumento fondamentale per la storia e l’arte della regione. Le prime strutture furono edificate nella prima metà del IV secolo d.C. consistenti in due aule parallele unite da una terza, in una struttura complessiva a forma di ferro di cavallo. Alla fine dello stesso secolo le aule furono ampliate e fu costruito il battistero, in linea con quella a sud che, dopo la distruzione della città da parte di Attila, sarà mantenuta come unico ambiente cultuale. Nel IX secolo venne aggiunto il transetto, fu aperta la cripta e nell’XI secolo furono elevati i muri perimetrali ed eretto il campanile. Nel XIV fu rifatta completamente la parte alta della chiesa alla quale fu data caratteri gotici. Il mosaico pavimentale risale alle prime strutture paleocristiane ed è il più antico e grande dell’Occidente, nemmeno a Roma ne troviamo uno pari. Gli affreschi dell’abside risultano essere uno dei rari esempi di pittura ottoniana degli inizi dell’XI secolo, mentre quelli della cripta costituiscono il più grande ciclo pittorico romanico-bizantino della regione (seconda metà del XII secolo) ed uno dei più importanti dell’Italia settentrionale.