Sissi al Castello di Miramare
Trieste è probabilmente la città italiana in cui il ricordo di Elisabetta d’Austria è forse più vivo e tangibile. Amò questa città non per le bellezze del suo centro storico o per la vicinanza al castello di Miramare, né per la proverbiale riservatezza dei suoi abitanti, ma perché era il porto da cui salpava per quegli anelati viaggi che la portavano lontano da Vienna. Vi arrivò la prima volta il 21 novembre 1856, prima tappa di un lungo viaggio ufficiale che portò la coppia imperiale nelle province italiane. In quest’occasione, che permise a Elisabetta di vedere il mare per la prima volta, visitò i collegi femminili, il Palazzo della Borsa e della Camera di Commercio, nonché i monumenti e le bellissime chiese. La coppia lasciò la città il 25 novembre. Elisabetta tornò a Trieste il 31 gennaio 1859 per accompagnare la sorella Maria Sofia che si imbarcava sul piroscafo che la portava da suo marito Francesco, futuro re delle Due Sicilie.
Durante i soggiorni triestini Elisabetta amava risiedere al castello di Miramare, favolosa residenza in marmo bianco fatta costruire a picco sul mare dal cognato Massimiliano. Del castello adorava le ampie finestre che danno sul mare aperto. Dopo la fucilazione di Massimiliano in Messico, Elisabetta tornò spesso a Miramare, usandolo come “base” per molte escursioni in incognito in città o nelle baie vicine (le piaceva in particolare quella su cui si affaccia il castello di Duino). Nel settembre 1882 arrivò a Trieste per una visita ufficiale: la residenza fu ancora Miramare, dove per quell’occasione tornarono a risplendere le luci della festa dopo tanto tempo.
IL CASTELLO DI MIRAMARE
Il Castello di Miramare e il suo parco sorgono per volontà dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo che, nel 1855, decide di farsi edificare alla periferia di Trieste una residenza affacciata sul mare e circondata da un grande parco.
La posa della prima pietra del Castello avviene il 1° marzo del 1856. Alla vigilia del Natale del 1850 l’arciduca e la consorte prendono alloggio al pianoterra dell’edificio, che in quell’anno presenta gli esterni completamente terminati, mentre gli interni lo sono solo parzialmente, visto che il primo piano è ancora in fase di allestimento.
Il palazzo viene progettato dall’ingegnere austriaco Carl Junker che decide di edificarlo in stile eclettico come dettava la moda architettonica dell’epoca: modelli tratti dal gotico, dal periodo medievale e rinascimentale si uniscono creando una meravigliosa fusione.
La realizzazione degli interni porta la firma degli artigiani Franz e Julius Hofmann: il pianoterra, luogo degli appartamenti privati di Massimiliano e Carlotta, ha un carattere intimo e familiare, il primo piano è invece quello di rappresentanza, destinato agli ospiti, e quindi decorato con sontuosi ornati istoriati di stemmi e tappezzerie rosse con i simboli imperiali.
IL PARCO DEL CASTELLO
Per la progettazione, Massimiliano si affida nuovamente all’architetto Carl Junker, mentre per quanto riguarda la parte botanica si rivolge inizialmente al giardiniere Josef Laube, e successivamente ad Anton Jelinek. Grosse quantità di terreno vengo importate dalla Stiria e della Carinzia e vivaisti, soprattutto del Lombardo veneto procurano una ricca varietà di essenze arboree e arbustive, moltissime di origine extraeuropea.
I lavori, iniziati nella primavera del 1856, sono controllati costantemente da Massimiliano, che continuerà ad interessarsi al suo giardino anche una volta trasferitosi in Messico, da dove farà giungere numerose piante.
Il Parco, che inizialmente doveva essere una stazione sperimentale di rimboschimento e di acclimatazione di specie botaniche rare, è una complessa unione di natura ed artificiosità. In questo luogo si possono segnalare: le sculture prodotte dalla ditta di Berlino Moritz Geiss; le serre con vetrate; la “casetta svizzera” a lato del “Lago dei Cigni”; il piazzale con i cannoni dati in dono da re Leopoldo I del Belgio; la Cappella di San Canciano con un crocifisso scolpito dedicato a Massimiliano da suo fratello Ludovico Vittore nel 1900.
Oggi il Castello e il Parco di Miramare attirano moltissimi turisti, italiani e stranieri, facendone il luogo più visitato del Friuli Venezia Giulia, e uno dei Castelli più frequentati d’Italia, con una media di oltre 200.000 presenze.